Sottilissime per l’angelo Marlene Dietrich, incolte, a rottura dei canoni estetici tradizionali, per la pittrice Frida Khalo. E ancora rinforzate con la matita nera per Liz Taylor oppure con un arco selvaggio e sovradimensionato, simbolo di affermazione al femminile, che da Madonna anni ’80 sono arrivate a Cara Delavingne e alle sorelle Kardashian.

E oggi? Le sopracciglia sposano quel concetto di fluibilità che sembrano contraddistinguere la nostra epoca.

“Abbandonata qualsiasi rigidità, si portano ampie, folte, assolutamente naturali” suggerisce Sebastiano Attardo, consulente di immagine, direttore del Concept Store Deluxe Fashion &Beauty a Milano “perchè cosi ammorbidiscono e valorizzano a pieno i tratti”

“Basta davvero poco, una diversa curvatura, un angolo più o meno spinto, un colore più deciso per cambiare in positivo un volto”. Un esempio per tutti: rialzare anche solo di mezzo millimetro il vertice delle sopraccigli, rende lo sguardo più fresco aiutando a contrastare il cedimento che gli anni porta inevitabilmente in sè. Per questo alle sopracciglia andrebbero dedicate le stesse attenzioni che si riservano ai capelli con tagli, colorazioni e “revisioni” periodiche. Il primo step? Dare forma e definizione all’arco, impresa non semplicissima per il fai da te. Il miglior consiglio rimane quello di affidarsi a un servizio specializzato (in un brow bar, in salone, in istituto, persino nelle grandi profumerie che sempre più spesso riservano un corner dedicato in maniera specifica alla cura delle sopracciglia). ” Quando il lavoro è fatto ad arte, è facile a casa mantenere pulito l’arco con la pinzetta, un lavoro da fare regolarmente d’avanti a uno specchio che illumina e ingrandisce” conclude Attardo.

 

Manutenzione quotidiana:

E’ facile dimenticarsene. Eppure basta provare a pettinare le sopracciglia all’insù e a fissarle con un gel, per scoprire nello specchio un viso più vitale. “E’ la conferma che al momento del trucco, non le si può trascurare” conferma Attardo. Pettinarle e fissarle con un prodotto apposito è già un buon inizio. Ma la loro importanza suggerisce di fare qualcosa in più: truccarle. “Serve innanzitutto, per dare maggior importanza all’arco che a volte tende a perdersi nel viso togliendo impatto allo sguardo, ma anche a correggere eventuali minimi difetti nella forma andando a colmare i piccoli vuoti che per ragioni diverse possono essere presenti” conclude l’esperto.

 

FORMA E PROPORZIONE:

” Per determinare la forma ideale del sopracciglio, bisogna seguire linee precise che vengono  tracciate in rapporto e in proporzione al naso, agli occhi e all’intera fisionomia del viso” spiega l’esperto. “Il naso viene preso come punto di riferimento per stabilire dove l’arco deve iniziare, avere massima apertura e finire senza dimenticare che sono invece le geometrie del viso e della fronte a determinare la corposità: su un volto squadrato con la fronte alta, ad esempio, stanno meglio sopracciglia folte”. Altri suggerimenti? Tenere un arco morbido per addolcire tratti spigolosi, scegliere sopracciglia importanti, dalla linea dritta e la parte iniziale folta se il viso è lungo, sfoltirle bene se la fronte è bassa e non lavorare troppo di pinzetta superati gli anta perchè le sopracciglia sottili sono eleganti, ma induriscono e invecchiano.

 

DALLE MATITE ALLE POLVERI

I prodotti per le sopracciglia sono protagonisti di un successo in costante crescita, lo scorso anno negli USA si è registrato un aumento del 30% nelle vendite. “Bisogna ammettere però che non hanno l’immediatezza di utilizzo di altri prodotti per il make up: vanno conosciuti e usati bene per un risultato che valorizzi il viso” continua Attardo. ” Alle mani meno esperte suggerisco la matita: si usa ben appuntita, disegnando non un tratto netto, ma tanti piccoli segni, ad imitazione dei peli e sfumando con un pennellino”. Più difficile l’impiego delle polveri che vantano comunque molti pregi, dal poter modulare a piacere l’intensità del colore alla tenuta. ” Si applicano con il pennellino, asciutto oppure umido per un tono più carico, disegnando piccoli tocchi che insistono in modo particolare sul perimetro dell’arco per creare uno stacco che da definizione allo sguardo”.

 

NO AGLI STACCHI

Il passo più difficile? “Scegliere il colore giusto” spiega Attardo. “Bisogna tenere presente il tono naturale delle sopracciglia e quello dei capelli avendo cura di non indirizzarsi mai verso colori scuri che danno un effetto innaturale: il tortora rimane il tono passe-partout che aiuta a non sbagliare”. In alternativa per chi ha scarsa fiducia della propria manualità o mancanza di tempo, c’è il tatuaggio professionale. “Si tratta di una colorazione eseguita con un hennè specifico che permette di avere un arco definito e intenso per dieci-quindici giorni senza usare altri prodotti” conclude Attardo.